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Nella antiche dimore, nei cortili e sui vecchi muri di Caltagirone si conservano alcuni stemmi e blasoni che il viaggiatore ammira e apprezza per le ricercate combinazioni araldiche. Nel testo che proponiamo ai lettori, a queste testimonianze visibili e apprezzabili da chiunque, si offre, per la prima volta, la possibilità di ammirare i disegni inediti del "Libro d'Oro della Nobiltà" di Caltagirone, un'opera inaccessibile e rara risalente al 1596/1661 che a tutt'oggi si conserva. La novità del saggio elaborato con estrema sensibilità è apprezzabile sin dalle prime pagine, infatti nell'opera non si illustrano le complesse vicende famigliari, le alleanze matrimoniali delle antiche famiglie di Caltagirone, a cui comunque si accenna, ma piuttosto l'importanza storica e artistica della documentazione grafica, gli stemmi del "Blasonario di Caltagirone" realizzati con la tecnica dell'acqua tinta sono infatti riconducibili alla mano di un "cancelliere" capace di trasformare la testa mozza di un cane, da cui ancora gronda il vivo sangue, in un magnifico stemma che intimorisce e affascina.